 
          Ancora si racconta di quando a Ismail Pasha, vicerè
        
        
          d’Egitto, venne proibito di trasferire nel Palazzo
        
        
          della Gherardesca il suo harem. Del resto questa
        
        
          gemma del Rinascimento fiorentino era stata
        
        
          la dimora del cardinale Alessandro de’ Medici
        
        
          arcivescovo di Firenze successivamente salito al
        
        
          seggio papale con il nome di Leone XI. Era passato
        
        
          quindi alla sorella Costanza, moglie di Ugo della
        
        
          Gherardesca che aveva dato il nome alla proprietà.
        
        
          Il vicerè vendette immediatamente la proprietà che
        
        
          divenne la sede della prima compagnia ferroviaria
        
        
          italiana. La storia di questo complesso è quindi
        
        
          ricca di presenze e passaggi che hanno arricchito
        
        
          le sue mura conferendogli un fascino che il recente
        
        
          restauro ha sapientemente valorizzato. Le 116
        
        
          camere e suite sono ricavate in parte nel Palazzo
        
        
          della Gherardesca e in parte nell’ex Convento delle
        
        
          Suore di Santa Maria Riparatrice, cinquecentesco,
        
        
          oggi denominato Conventino.
        
        
          La Royal Suite è di gran lunga la suite più aulica.
        
        
          Si trova nel piano nobile del palazzo, ha i soffitti
        
        
          affrescati e i pavimenti in ceramica di Capodimonte
        
        
          ottocentesca. Ma anche le altre 11 migliori suite del
        
        
          palazzo non sono da meno, ognuna ha un proprio
        
        
          carattere che la rende unica e la distingue dalle altre.
        
        
          Il ristorante stellato il Palagio, sotto la guida
        
        
          dell’Executive Chef Vito Mollica, propone una
        
        
          cucina che si ispira alla tradizione italiana e toscana,
        
        
          con unmenu che ruota attorno alla stagionalità dei
        
        
          prodotti forniti dai produttori locali.
        
        
          One still speaks of when Ismail Pasha, viceroy of
        
        
          Egypt, was prohibited from moving his harem
        
        
          into the Palazzo della Gherardesca. After all this
        
        
          gem from the Florentine Renaissance had been
        
        
          the abode of Cardinal Alessandro de’ Medici,
        
        
          archbishop of Florence, and later pope under
        
        
          the name of Leone XI. It then passed to his sister,
        
        
          Costanza, wife of Ugo della Gherardesca, who gave
        
        
          the property its name. The viceroy immediately
        
        
          sold the property which became the head office of
        
        
          the first Italian railway company. The history of this
        
        
          complex is thus rich in presences and passages that
        
        
          haveenriched itswalls, conferringon ita fascination
        
        
          that the recent remodelling has beautifully brought
        
        
          back to full splendour. The 116 rooms and suites are
        
        
          made in part from the Palazzo della Gherardesca
        
        
          and in part from the ex-fifteenth-century Convent
        
        
          of the Sisters of Santa Maria Riparatrice, today
        
        
          called Conventino.
        
        
          The Royal Suite is by far the most stately. It is
        
        
          situated on the noble floor of the palace. Its ceiling
        
        
          and floors are in eighteenth-century Capodimonte
        
        
          ceramic. The other eleven top suites, however, are
        
        
          no less important - each one with its own character.
        
        
          The Michelin-star restaurant Il Palagio, under
        
        
          the supervision of Executive Chef Vito Mollica,
        
        
          proposes a cuisine which takes its inspiration
        
        
          from the Italian and Tuscan tradition. The menu
        
        
          depends on seasonal products furnished by
        
        
          local artisans.
        
        
          19
        
        
          Top Hotel in Florence 2015