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zerbaigian, “terra del fuoco” e del petrolio, di siti UNESCO e di
archistar. Dalla Old City si intravvedono le avveniristiche Flame Towers,
ma basta andare sull’Avenue Neftichilar, il Boulevard, l’elegante
lungomare, e l’orizzonte si apre sul Caspio.
Uscendo dalla affascinante e cosmopolita capitale si incontrano
monti e valli ma anche monasteri, moschee e sinagoghe che aprono
le proprie porte al visitatore. Antiche tradizioni affancano riti moderni
e, mentre la cucina testimonia la ricchezza della terra ma anche le
infuenze persiana e ottomana, allo stesso temp o la ferezza della
gente ne ricorda la forte identità di popolo.
Un Paese caucasico questo da sempre in bilico tra Occidente e
Oriente. Terra di passaggio e di conquista che oggi, grazie alla ritrovata
indipendenza, riscatta un passato diffcile. Un’esperienza di viaggio
affascinante che ripercorre tappe evolutive comuni all’Europa,
qui vissute con prospettive diverse all’ombra di monumenti sempre
eclettici e oggi anche futuristici.
Ovidio Guaita
Introduzione